Nel 1919, su iniziativa di Gabriele Testa detto Nino, nasce a Fossano la prima società calcistica. Nino, vera anima della nuova società, ricopre il ruolo di Presidente, scende in campo come portiere, traccia il campo e gonfia i palloni. I bene informati dicono che il nome adottato fosse U.S. Fossanese. Nonostante gli sforzi, il tentativo è infruttuoso. Tocca allora a Domenico Bergese (detto Mini Cit) ed a Domenico Rattalino (detto Minotu) tentare nel 1923 una nuova avventura. Nasce così la “Principi d'Acaja” che sfoggia come colori sociali il bianco bordato di nero e lo stemma del castello sul petto. L'avventura dei Principi d'Acaja ha più fortuna e resiste per ben sette anni prima di cambiare nome ad opera del nuovo Presidente Libero Beretta sostituito poi da Antonio Della Torre.
Nel 1930 cambia la denominazione in A.C. Fossano e la maglia diventa bianconera a strisce verticali con pantaloncini e calzettoni neri. L'A.C. Fossano acquista rapidamente un ruolo nel panorama calcistico regionale e nasce anche l'esigenza di poter calciare in uno stadio vero. Fu così che nel 1933, venne inaugurato il nuovo stadio “Principi del Piemonte” in Piazza d'Armi. La guerra raffredda gli animi, ma nuovo fervore rinasce nel 1945, quando subentra come presidente Carlo Rigat. Viene fondata (o rifondata) l'U.S. Fossanese, il colore sociale è l'azzurro e si utilizza il campo incluso nel perimetro delle Casermette. La squadra si iscrive al campionato di Serie C e tra alti e bassi evita la retrocessione in IV Serie.
La squadra, sempre in Serie C e con alla guida Luis Monti, termina il campionato al secondo posto, sfiorando di un soffio la promozione in Serie B arrivando al quarto posto. Scottati dalla fallita promozione, i dirigenti potenziano i quadri per confermare agli occhi dei tecnici e degli ambienti federali la crescita di questa compagine provinciale. Nell'estate del 1947 arriva una campagna acquisti eccezionale con giocatori di prim'ordine tra i quali Enzo Garavoglia e Livio Bussi. I risultati non si fanno attendere e la squadra finisce le sue fatiche al secondo posto. Il gioco della squadra è elogiato su tutti i media del paese. L'entusiasmo è tanto e nel 1948 nasce il Comunale di Corso Trento e viene chiamato il Torino per l’inaugurazione (la partita finì 9-3 in favore del Grande Torino).
Sono presenti tra gli altri Valerio Bacigalupo, Aldo Ballarin, Mario Rigamonti, Virgilio Maroso, Ezio Loik, Giuseppe Grezar, Valentino Mazzola, Eusebio Castigliano, Romeo Menti, Guglielmo Gabetto e Franco Ossola.[senza fonte] Quell'anno la squadra voleva ripetere il traguardo sfiorato l'anno precedente e quindi la società si dà da fare acquistando giocatori come Mario Bo. Ma la squadra arriva soltanto tredicesima sfiorando la retrocessione in IV Serie. Alla guida degli azzurri, dal 1949, c'è il mito fossanese Manfredo Ardizzone, fresco diplomato a Coverciano. Al mezzo scivolone si pone rimedio con alcuni rinforzi pescati nelle file di Cuneo e Mondovì. Arrivano quindi Luciano Testa e Renato Cattaneo.
La partenza della squadra nel campionato 1950-1951 è spumeggiante, guida la classifica per undici giornate ma alla fine, dopo un leggero calo, finirà la stagione con il settimo posto. La stagione 1951-1952 invece sarà un vero e proprio fiasco e arriverà la retrocessione in IV Serie. Nella stagione 1953-54 l'ombra della crisi si fa sempre più minacciosa e la squadra è affidata all'ex granata Alfredo Bodoira che dovrà gestire ventuno atleti. I risultati però non arrivano e la squadra conclude un mediocre campionato. Nel 1954-1955 alla guida della squadra arriva Felice Borel ex Juventus, vero salvatore della squadra e tra i giocatori spicca il talento di casa Angelo Pochissimo che, nonostante la giovane età, sarà la vera stella della compagine. Il risultato finale è soddisfacente: settimo posto dietro squadre più blasonate. La stagione successiva vedrà Livio Bussi come allenatore ma Carlo Rigat lascerà definitivamente la presidenza e la squadra concluderà tredicesima.
Nella stagione 1956-1957 la squadra si salvò all'ultima giornata e, quindi, la stagione successiva venne chiamato Aldo Borel, fratello di Felice. Dopo qualche anno di assenza, nel 1959, torna Manfredo Ardizzone in panchina; si susseguono Presidenti diversi: Giorgio Bellocchio nel 1961, Bosio nel 1972, Umbertino Mana nel 1974 ed allenatori diversi, tra cui Sommaruga, artefice nel 1970 di una cavalcata testa a testa con la Saviglianese, vinta proprio al Morino, permettendo alla Fossanese di rivincere un campionato dopo ben 23 anni. Nel 1976 la società passa nelle mani di Silvano Barbero. Non solo vi fu un susseguirsi di Presidenti ma anche di Allenatori che si alternarono per qualche anno tra cui ancora Livio Bussi, le tre esperienze alternate di Piero Davico e le annate di Serra, Oderda, De Andrea, Ciravegna, Curetti, Bonacossa e Barbero. I risultati non arrivano, anzi nel 1987 con la retrocessione in Seconda Categoria viene raggiunto il punto più basso della storia della società.
Occorre una sterzata, a questo punto Aldo Strumia subentra ad interim come presidente, avviene la fusione con la A.C.Acaja, viene confermato l'azzurro come colore sociale con l'adozione del bianco-nero cittadino e variata la denominazione in Unione Sportiva Fossanese Calcio. Nel 1988 la presidenza viene assunta da Aldo Alladio, coadiuvato da Giulio Racca e Guido Viglietta come vice-presidenti, Aldo Strumia resta come segretario. Dopo due anni di purgatorio in Seconda Categoria, nel 1989 si ritorna in Prima Categoria con Curetti mister. Inizia la storia recente della società ed anche la risalita. Nel 1991 a Curetti subentra Mariano Grosso. Guido Viglietta assume la presidenza e si avvale della collaborazione dei fedeli amici Avagnina e Guarda come vice, Strumia Direttore Sportivo, Pagani segretario e Bedino responsabile del settore giovanile. Il risultato immediato è la salita in Promozione.
L'anno successivo altra salita ed è Eccellenza con una squadra travolgente: Tollini e Dutto in porta; Rosatello, Angeli, Bosio, Gianoglio, Piumatti, Sordo, Primatesta in difesa; Barello, in cabina di regia GiorgioTurco e sulla fascia Davide Ferrua; in attacco Astrua, La Porta, Priolo, Perri ed il capitano “gioie” Testa. Nel 1993 inizia l'era Bordone. Entra in punta di piedi con il ruolo di General Manager. Due anni e Bordone diventa presidente e, con Ciravegna in panchina, si tenta la salita alla Serie D. Quella allestita in quegli anni resta forse la squadra più bella degli ultimi 40 anni: Baron, Sangilles, Rosatello, Bianco, Testa, Ambrosino, Borgna, D'Errico, Capobianco, Burgato e ancora Sirtori, Carnevale, Tomasino, Di Napoli, Bergomi e Turini. Nonostante gli sforzi la Serie D dura solamente due anni. A fine 2002, improvvisamente in vacanza scompare prematuramente Gino Bordone; la squadra che milita in Promozione è attonita: subentra al grande presidente il vice Franco Barroero.
Aldo Strumia non resta insensibile al grido d'aiuto e chiama a raccolta i grandi ex: Guido Viglietta soprattutto, poi Gianni Pagani, "Giotto" Piumati e Paolo Mosso. La squadra viene affidata a Franco Dallariva che, prima, si salva dalla retrocessione e, poi nel 2005, centra nuovamente la salita in Eccellenza, battendo sul filo di lana Albese e Pinerolo. I ritorni di Sarale, Ambrosino, D'Errico, la conferma di Prato cannoniere fatto in casa, Fantino, Manfredi, Cellerino, Goria, Rao (condizionato da un grave infortunio), l'esplosione di giovani del vivaio come Thiam, Melito, Olivero, Mocca, Andrea e Michele Cravero, i neo-arrivati Campione e Meggio, poi ancora Tosto, Turi, Cornaglia, Pellegrino hanno contribuito all'impresa. Nel 2005 la U.S.Fossanese si fonde con il F.C.Salice diventando A.S.D. Fossano Calcio. Anche per questo la Divisa del Settore Giovanile della società è gialla (infatti il Giallo era il colore principale del F.C.Salice), dalla stagione 2005-2006 è ritornata in Eccellenza dove ha militato fino al 2010-2011 quando è arrivata penultima ed è retrocessa nel campionato di Promozione.
Nel 2010 ritorna in panchina Giuseppe Curetti. Nel giugno del 2012 la società è presieduta da Franco Graglia, attuale Sindaco del Comune di Cervere. La stagione 2012-2013 è terminata con il raggiungimento della promozione in Eccellenza, grazie alla vittoria del Girone C con 57 punti, davanti a Piscineseriva e Boves MDG. Nel Giugno del 2013 il nuovo allenatore diventa Mario Volcan il quale riesce ad ottenere una tranquilla salvezza, piazzando la squadra ad un ottimo undicesimo posto. Viene però inspiegabilmente esonerato a fine stagione. Al suo posto viene così chiamato il fossanese Marino Gianoglio. Nel dicembre del 2014 Franco Graglia lascia la presidenza della società in favore di Roberto Botta. Il cambio societario e i risultati negativi, che relegavano la squadra in terz'ultima posizione, fanno sì che mister Gianoglio venga esonerato. Al suo posto ritorna dopo quasi nove anni Franco Dallariva il quale è nuovamente esonerato a febbraio. Al suo posto subentra Fabrizio Viassi con un contratto triennale. Al termine della stagione la squadra non riesce ad evitare la retrocessione in Promozione. La stagione 2015-2016 vede ancora la conferma di Viassi in panchina, il quale, dopo un campionato altalenante, riesce all'ultima giornata a trionfare e a riportare la squadra in Eccellenza. Nella stagione seguente la squadra si classifica al 4º posto in Eccellenza ma viene eliminata dal Saluzzo ai play-off dopo un 3-3 ai supplementari allo Stadio Amedeo Damiano, per via del miglior posizionamento dei granata in regular season (3º posto). La stagione 2017-2018 vede la squadra di Viassi arrivare al 7º posto del campionato, non riuscendo quindi a ripetere quanto fatto l'anno precedente con l'accesso ai playoff, a causa anche di un'età media della squadra molto giovane. Ciononostante emerge il giovane centrocampista Sammartino che a fine stagione verrà acquistato dalla Primavera del Torino.
Gianfranco Bessone
Presidente
Roberto Calamari
Vice Presidente
Elio Carle
Segreteria Amministrativa
Magda Maria Cera
Gian Carlo Operti
Direttivo
Ezio Panero
Direttore Tecnico
Giovanni Franco Perotti
Direttivo